MARCO MENICHETTI E' IL NUOVO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CENTRALE PER LA SPELEOLOGIA E TORRENTISMO DEL CLUB ALPINO ITALIANO
Oggi, sabato 11 febbraio, si riunisce a Milano, nella Sede Centrale del CAI, la nuova Commissione Centrale per la Speleologia e il Torrentismo, presieduta da Marco Menichetti, socio della Sezione di Gubbio del CAI e presidente del CENS.
Marco Menichetti ha inziato a fare speleologia nei primi anni settanta, presiedendo fra l'altro la Commissione che gestiva il Catasto Speleologico dell'Umbria e il Centro Nazionale di Speleologia CAI Monte Cucco e contribuendo, in quei tempi (1980 - 1993), in modo determinante a portare la speleologia umbra ai massimi livelli. Ha ideato e contribuito ha portare avanti, fra l'altro, le 13 edizioni di Phantaspeleo che hanno reso possibile l'affermazione della speleologia del CAI e italiana a livello mondiale; manifestazione questa che sta alla base dell'esistenza del raduno attualmente itinerante (Casola e a seguire).
Fondatore dello Speleo Club Gubbio (1970), quinto gruppo speleo a nascere in Umbria dopo il GS dell'Università di Perugia Fac. di Agraria di Lippi Boncambi (1930), il GS di Perugia di Lemmi (1953), i Pipistrelli di Terni (1954) e il GS della Polispostiva di Spoleto di Merini (1960). Menichetti è stato anche uno dei fondatori, nel 1986 della Sezione del CAI a Gubbio, dove è poi confluito il suo Speleo Club.
Esplorazioni, ricerche, studi, monitoraggi hanno caratterizzato la sua attività. E' uno dei massimi ricercatori sull'idrologia sotterranea carsica e la speleogenesi, fra i primi, se non il primo, a individuare e descrivere l'origine ipogenica dei sistemi sotterranei naturali, sulla base delle osservazioni e ricerche da lui fatte in diverse aree carsiche terrestri e in particolare in quelle dell'Appennino umbro-marchigiano.
All'avanguardia nei sistemi di monitoraggio sotterraneo, ha coordinato per anni l'allestimento del monitoraggio nel sistema sotterraneo della Grotta Grande del Vento - Grotta del Fiume a Frasassi, delle Grotte del Massiccio del Monte Cucco e di tante altre cavità, fra cui la Spluga della Preta.
Il Progetto Monte Cucco di Didattica Ambientale, il massimo progetto educativo naturalistico italiano per le Scuole (con oltre 30.000 partecipanti dal 1985), e le strutture di Costacciaro ad esso collegate (Borgo Didattico, Museo-laboratorio del Parco del Monte Cucco, Aule "Energia & Vita") hanno usufruito in modo determinante della sua collaborazione e della enorme quantità di materiali didattici di sua produzione e proprietà.
Anche l'attuale creazione della Scuola della Montagna a Villa Scirca di Sigillo (PG) ha visto la sua fondamentale partecipazione.
E' anche uno dei componenti più attivi e creativi del Gruppo Lavoro del CAI sui Materiali speleo-alpinistici.
E' docente di geologia presso l'Università degli Studi di Urbino.
Sotto la sua guida la CCST avrà sicuramente un nuovo impulso e credito, tanto nell'ambito del CAI quanto nella ricerca speleologica in genere.
Nella foto Marco Menichetti è il primo a sinistra.