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1956 Gruppo Speleol. CTG, ASCI, CAI

Storia speleologia umbra
LE ORIGINI DELLA SPELEOLOGIA UMBRA - IMMAGINI, VIDEO E COMMENTI SU COME E QUANDO SONO NATE LE RICERCHE CARSICHE IN UMBRIA (di Francesco Salvatori)
CAPITOLO SECONDO: la nascita del Gruppo Speleologico CTG, ASCI, CAI Perugia e i suoi primi passi

Queste notizie e i relativi commenti sono necessari anche perché, attualmente, ci sono “Alcuni” che tentano di distorcere e falsificare la vera storia della nascita della speleologia umbra, accreditandosene, ingiustamente, i meriti. Que...llo che descriveremo è basato unicamente su documenti e fatti reali, molti vissuti in prima persona.

I films, le immagini, le foto allegate si riferiscono al periodo 1956 – 1959.

Nel 1956 venne costituito un gruppo speleologico risultante da tre diverse componenti che nel frattempo si erano organizzate, speleologicamente, a Perugia: nella Parrocchia di Santa Maria dei Colli (come già detto G.S. CTG), nell’associazione scoutistica ASCI (Clan “La Cordata” – Squadriglia “Trogloditi”) e nel CAI Perugia. Venne chiamato G.S. CTG, ASCI, CAI.
Le sue prime esplorazioni furono, fra l’altro, la Grotta di Monte Cucco, le cavità del Monte Peglia (Grotta di Fontana Miella), gli abissi delle Gole del Forello (attuale Lago di Corbara) e i Pozzi della Piana.
Di fondamentale importanza – tecnica e scientifica – fu la partecipazione di Guido Lemmi e Francesco Salvatori al 1° Corso Nazionale di Speleologia (1959) a Trieste, organizzato dalla Commissione Grotte “E. Boegan” della SAG per conto del Comitato Scientifico Centrale del CAI. Con questa partecipazione la speleologia perugina (e anche umbra, visto che frequentarono il Corso anche Giuseppe Coletti e Luciano Croccolino del GS “Pipistrelli” del CAI di Terni) acquisì le conoscenze tecniche e la mentalità scientifica necessarie per esplorare e studiare adeguatamente le grandi cavità. Cosa che in effetti iniziò a realizzarsi nel successivo 1960.

Le ricerche svolte produssero diverse pubblicazioni, fra cui:
1957 – Salvatori Francesco, Passeri Leonsevero – “Relazione sull’esplorazione della Grotta di Monte Cucco” (sul campo di cinque giorni in cima a Monte Cucco che portò, fra l’altro, alla scoperta del Laghetto e del Pozzo che poi furono chiamati “Terni”, futura porta d’ingresso al grande sistema sotterraneo del M. Cucco; non si capisce il perché della denominazione “Terni” in quando il Gruppo Speleologico ternano non è mai stato protagonista dell’esplorazione di questi importanti passaggi; il “Pozzo Terni” è stato disceso per la prima volta nel 1957 dal Gruppo Speleologico del CAI di Jesi, dichiarandolo senza possibilità di prosecuzioni!!!)
1958 – Lemmi Guido – “Note di aggiornamento del Catasto Speleologico Umbro

La Bibliografia Speleologia dell’Umbria completa può essere consultata sul sito della Federazione Speleologica www.speleoumbria.it

Sono inseriti du video.
Il primo si riferisce alle riprese in super 8 fatte da Guido Lemmi durante un'escursione nella Grotta di Monte Cucco insieme a Giorgio Gini di Gubbio e Pascuale Cesareo. L'escursione viee conclusa con l'ascesa sulla vetta e alla Croce (distrutta da un fulmine durante una messa organizzata dai sigillani: tutti incolumi).
Il secondo, sempre su riprese di Guido Lemmi, mostra i primi soci del GS CTG, ASCI, CAI in escursione nelle grotte delle Gole di Frasassi (Grotta del Mezzogiorno e Buco degli Occhialoni) e in esplorazione nella Grotta di Fontana Miella (Monte Peglia)

Alla prossima puntata: la nascita del Gruppo Speleologico CAI Perugia
www.cens.it


Copia ciclostilata dello Statuto del GS CTG, ASCI, CAI del 1956 (verosimilmente un aggiornamento del primo statuto del 1953, non più ritrovato)


Primo segnavia per la Grotta di Monte Cucco (1955) a Pian di Monte








Il Laghetto nella Grotta di Monte Cucco (poi chiamato "Terni", non si si sa perché) superato per la prima volta nel luglio del 1957 da soci del GS CTG, ASCI, CAI (Passeri e Salvatori) che dà l'accesso al Pozzo poi chiamato "Terni"


Il Pozzo "Terni", esplorato nel settembre del 1957 dal GS CAI Jesi (Macciò, Dottori, Bolletta e altri), che lo ritennero "senza possibilità di prosecuzioni". Proprio lungo le sue pareti, nell'agosto del 1967, dieci anni dopo la sua discesa, il GSCAI Perugia vi scoprì le prosecuzioni (Strettoia Perugia e Galleria dei Laghetti) che permisero di esplorare il grande sistema sotterraneo di Monte Cucco


La scala d'accesso alla Grotta di Monte Cucco nel 1958, così come l'avevano istallata nel 1922 il Gruppo Escursionistico Fabrianese (Presidente Gian Battista MIliani)


Il vecchio sentiero che negli anni cinquanta portava alla Grotta di Monte Cucco


Buche del Diavolo di Monte Civitelle nel 1958: techiche di progressione piuttosto approssimative e, soprattutto, poco sicure


Nell'anno di svolta tecnico-scientifico 1959 il Corso Nazionale di Speleologia a Trieste (Commissione Grotte "E. Boegan" dellla SAG): i partecipanti e gli istruttori (si riconoscono i perugini Guido Lemmi e Francesco Salvatori e i ternani Giuseppe Coletti e Luciano Croccolino)


La Grotta Noè sul Carso Triestino; una delle cavità discese durante il Corso Nazionale del 1959. Fu insegnata la tecnica di progressione usata in quei tempi: discesa e salita su scale con cavo d'acciaio e gradini d'alluminio, assicurati con una corda manovrata dall'alto
Sono le riprese in super 8 fatte da Guido Lemmi durante un'escursione nella Grotta di Monte Cucco insieme a Giorgio Gini di Gubbio e Pascuale Cesareo. L'escursione viee conclusa con l'ascesa sulla vetta e alla Croce (distrutta da un fulmine durante una messa organizzata dai sigillani: tutti incolumi)
I primi soci del GS CTG, ASCI, CAI in escursione nelle grotte delle Gole di Frasassi (Grotta del Mezzogiorno e Buco degli Occhialoni) e in esplorazione nella Grotta di Fontana Miella (Monte Peglia)
 
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